Nuovi studi sulle PFAS: diffusione e rischi per la salute

PFAS, le “sostanze eterne”
Le sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), introdotte negli anni Quaranta, sono composti sintetici noti per la loro eccezionale persistenza. Utilizzate in pentole antiaderenti, abbigliamento impermeabile, frigoriferi e inalatori, non si degradano facilmente e si accumulano nell’ambiente e nei nostri corpi. Oggi se ne contano oltre 10.000, creando un vero e proprio fenomeno di “inquinamento eterno”.

Un problema globale e diffuso
Le PFAS sono associate a cancro, danni al fegato e squilibri ormonali. Sono state rilevate nel sangue della maggior parte della popolazione, con rischi più elevati per chi vive vicino a impianti industriali o militari. Negli USA il 45% dell’acqua potabile è contaminato; in Francia tracce sono state trovate in 30 città. Greenpeace ha riscontrato PFAS nel 79% dei campioni analizzati in 235 città italiane. Dal 2026, la soglia massima sarà di 100 ng/l nell’acqua di rubinetto.

Progressi della ricerca
La scienza sta studiando meccanismi di degradazione delle PFAS. Alcuni batteri (es. Acetobacterium spp. e Labrys portucalensis F11) mostrano potenziale nel biodegradare composti specifici. Altri studi in Canada e USA hanno esplorato interventi dietetici e i danni a fegato e sistema immunitario. Nonostante i progressi, la resistenza chimica delle PFAS resta un ostacolo enorme.

La pressione dell’industria chimica
I produttori di PFAS esercitano forti pressioni sulle istituzioni europee, finanziando studi favorevoli e intensificando l’attività di lobbying. Aziende come Chemours (nata da DuPont, produttrice di Teflon) hanno aumentato i budget a Bruxelles per indebolire le restrizioni. Le tattiche ricordano quelle dell’industria del tabacco: manipolazione scientifica e ostacoli normativi.
Il progetto giornalistico transnazionale Forever Lobbying, coordinato da Le Monde, ha pubblicato una mappa interattiva che documenta la contaminazione da PFAS in Europa, offrendo dati preziosi a cittadini e ricercatori.

Una minaccia che richiede azione
Le PFAS rappresentano una minaccia globale che non può essere affrontata solo dai consumatori. Servono maggiore consapevolezza pubblica, pressioni politiche e regolamentazioni rigorose. Solo con uno sforzo congiunto sarà possibile “chiudere il rubinetto” delle sostanze eterne e proteggere la salute e l’ambiente per le generazioni future.