Monitoraggio PFAS: l’UE definisce nuove linee-guida per la tutela delle riserve idriche

PFAS e tutela delle riserve idriche: le linee-guida UE
Le sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) rappresentano una minaccia crescente per le acque dolci e la salute umana. A integrazione dei precedenti interventi, la Commissione europea ha pubblicato la Comunicazione C/2024/4910 con le linee-guida tecniche sui metodi di analisi per il monitoraggio delle PFAS nelle acque destinate al consumo umano (GUUE, 7 agosto 2024). Le nuove indicazioni mirano a uniformare monitoraggi e metodi analitici a livello UE, migliorando la comparabilità dei dati e la protezione delle risorse idriche.

Cosa dicono gli studi recenti
- Assorbimento cutaneo: modelli di cute umana 3D evidenziano la dermal bioavailability di alcune PFAS; prudenza per prodotti a contatto prolungato con la pelle.
- Ortofrutta: rilievi su prodotti vegetali molto consumati in Australia hanno individuato diverse PFAS (es. PFOA, PFOS, PFHxS), indicando la necessità di monitoraggi mirati.
- Discariche: aerosol da biogas/“miasmi” e percolati possono veicolare PFAS verso l’atmosfera e le falde, se i sistemi di contenimento non sono efficaci.
- Mare e aerosol salino: il sea spray può rilasciare e riportare a riva acidi perfluoroalchilici, contribuendo al trasporto globale lungo le coste.

Verso monitoraggi uniformi e prevenzione efficace
La combinazione di linee-guida tecniche UE e nuove evidenze scientifiche rafforza l’urgenza di monitoraggi coordinati e azioni preventive lungo l’intera filiera idrica: controllo delle fonti (industria/discariche), trattamento avanzato delle acque, tracciabilità e trasparenza verso i consumatori.
Riferimenti: Comunicazione C/2024/4910; Ragnarsdóttir & Abdallah, Environment International (2024); Liu et al., J Sci Food Agric (2024); Lin et al., ES&T Letters (2024); Bo et al., Science Advances (2024).